CORRENTE FARADICA

La corrente faradica è stata ideata da Faraday. E’ una corrente a bassa frequenza, che viene utilizzata per l'elettrostimolazione del muscolo normalmente innervato.

 

Apparecchiatura

Questa corrente originariamente era prodotta da bobine faradiche ed era costituita da onde della durata di 1 msec, precedute da piccole onde di polarità inversa.

Le bobine faradiche sono state sostituite da dispositivo elettronici.

La corrente erogata dagli apparecchi moderni è chiamata "neofaradica"; essa produce gli stessi effetti biologici della corrente originaria pur differenziandosi nella forma.

La neofaradica è costituita da impulsi a forma triangolare, i quali hanno tempo di salita uguale a quello di discesa, durata di 0.1-1 msec e frequenza di 50 - 100 Hz.

Correntemente si utilizza la corrente costituita da impulsi triangolari della durata di 1 msec, frequenza di 50 Hz e modulata in intensità, cioè l'intensità varia lentamente nel tempo in modo esponenziale (da zero al massimo per tornare poi a zero).

 

Effetti biologici

Gli effetti biologici della corrente neofaradica sono influenzati dalla frequenza degli impulsi e sono rappresentati dall'azione eccitomotoria e dalla vasodilatazione.

1) Azione eccitomotoria

La corrente neofaradica con frequenza di 50 Hz (chiamata anche Faradica 1) provoca la contrazione muscolare. A causa della brevità dell'impulso

elettrico, questa corrente è efficace soprattutto nei confronti del tessuto nervoso ed è, pertanto, utilizzata per stimolare esclusivamente il muscolo normalmente innervato.

La corrente neofaradica non viene impiegata per stimolare il muscolo denervato perché, a causa della breve durata dell'impulso, richiederebbe un'intensità talmente elevata da essere mal tollerata dal paziente.

2) Vasodilatazione

La corrente faradica provoca la vasodilatazione attraverso un'azione

sulle fibre nervose del simpatico.

Ha effetto prevalentemente vasodilatante ed iperemizzante la corrente faradica con frequenza di 100 Hz (chiamata Faradica 2).

Per provocare la vasodilatazione si impiega, in qualità di elettrodo attivo, uno speciale elettrodo metallico a forma di rullo o di pennello. Questo elettrodo viene fatto scorrere sulla cute fino a provocarne l'arrossamento.

 

Effetti terapeutici

La corrente neofarádica viene comunemente impiegata in campo terapeutico per indurre la contrazione dei muscoli innervati.

Essendo modulata in intensità, questa corrente provoca una contrazione muscolare che aumenta e diminuisce in modo graduale. La contrazione muscolare così prodotta è quella che, fra tutte le contrazioni prodotte dalle correnti eccitomotorie, più assomiglia alla contrazione muscolare volontaria.

 

 

Modalità di applicazione

 

La corrente neofaradica è indicata per l'elettrostimolazione dei muscoli innervati. Questi muscoli sono caratterizzati dalla presenza del "Punto motore", che è quel punto della superficie cutanea ove l'applicazione dello stimolo elettrico determina la risposta contrattile più vivace. Il punto motore è generalmente situato nel punto in cui il nervo principale entra nel muscolo e si sfiocca.

Per eseguire correttamente una seduta di neofaradica occorre rispettare le seguenti norme:

 

1) Gli elettrodi vengono posizionati secondo la tecnica monopolare oppure bipolare.

Nella tecnica monopoloare, si impiegano due elettrodi di differenti dimensioni. L'elettrodo attivo è di piccole dimensioni e viene fissato sul punto motore del muscolo.

L'elettrodo indifferente (chiamato dispersivo) è di grosse dimensioni e viene collocato su una qualsiasi zona del corpo.

L'elettrodo attivo è quello negativo.

Nella tecnica bipolare, i due elettrodi hanno uguale grandezza e vengono posizionati alle due estremità del ventre muscolare. Questa tecnica viene utilizzata per stimolare i muscoli di grandi dimensioni. L'elettrostimolazione del quadricipite, per esempio, viene attuata applicando l'elettrodo positivo all'estremità prossimale del muscolo e il negativo all'estremità distale; in tal modo la corrente agisce in senso longitudinale.

2) L'intensità della corrente viene aumentata gradualmente sino ad ottenere una contrazione muscolare "massimale"; deve essere impiegata quell'intensità che eccita tutte le unità motorie e nello stesso tempo sia tollerata dal paziente.

3) Si provocano contrazioni della durata di 1-2 secondi; la pausa, tra una contrazione e la successiva, deve essere di 4-5 secondi, allo scopo di consentire la ripresa dell'irrorazione muscolare.

La contrazione, se viene mantenuta a lungo, può provocare fenomeni di fatica, in quanto le fibre non riescono a reintegrare le sostanze necessarie all'effettuazione della contrazione muscolare.

4) La durata della seduta è di 10-15 minuti. Le sedute devono essere giornaliere.

 

Indicazioni

La corrente neofaradica è indicata in presenza di:

1) Ipotrofia muscolare da non uso

L'indicazione elettiva della faradica è l'ipotrofia muscolare da non uso.

Il suo impiego è particolarmente indicato qualora il paziente non sia in grado di attivare volontariamente i muscoli a causa di deficit di collaborazione o per soppressione funzionale dell'immagine motoria.

2) Paralisiflaccide di origine centrale

La stimolazione faradica può essere impiegata per provocare la contrazione di quei muscoli (ad esempio estensori del ginocchio oppure muscoli antigravitari delle spalle) che nell'emiplegico permangono fiaccidi a distanza di parecchie settimane dall'ictus cerebrale.

3) Paralisifunzionali di tipo isterico

In presenza di paralisi funzionari vanno impiegati valori di intensità piuttosto alti, in modo da determinare una reazione di difesa.

4) Trapianto muscolare

Nel caso di trasferimento chirurgico delle inserzioni di un muscolo per la compensazione di deficit funzionari consolidati (flessori pro estensori) l'elettrostimolazione del muscolo trapiantato favorisce l'apprendimento del nuovo schema motorio.

 

Controindicazioni

La corrente faradica è controindicato nei soggetti portatori di pace-maker. La corrente può interferire con l'attività del pace-maker, il quale può confondere la corrente con l'attività cardiaca.